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Swap Party: pronti, baratto, via_!


ROMA _Nato a Manhattan nel cuore pulsante dello shopping, lo swapping è l’ultima tendenza in campo di moda e non poteva non coinvolgere la Capitale. Appuntamento fissato il 16 Marzo alle ore 18.30 in via Agostino Bertani 11 (zona Trastevere). Swap vuol dire letteralmente scambiare o barattare e consente a ogni persona di fare shopping a costo zero. Un’idea originale, specie in questo periodo di crisi, che consente di abbattere i costi e i sensi di colpa senza rinunciare allo stile. D’altronde, è utile per svuotare gli armad, visto che per ogni donna, secondo ricerche recenti sull’argomento, ci sono in media 22 abiti che non vengono più indossati. Le cause? Chili di troppo, taglie errate, moda superata o vestiti comprati per via di uno shopping impulsivo. Le regole per partecipare allo swap party romano sono semplici:

1) La raccolta dei capi parte dall’11 Marzo;

2) Sono ammessi capi di abbigliamento e accessori che siano puliti e in buono stato;

3) A ciascun ospite vengono consegnati dei coupon riportanti un valore diverso a seconda del capo portato (ad esempio: nuovo, vintage, usato, firmato etc..);

4) Ogni invitato può prendere liberamente il capo e/o accessorio che le interessa solo se in possesso del relativo
 cartoncino numerato;

5) Una volta terminato il party, chi fosse ancora in possesso di buoni e non avesse trovato niente di interessante, può decidere se riprendere i propri capi non scambiati, scegliere di devolverli o conservare il cartellino per il prossimo appuntamento. Non resta che augurare 
buono shopping!




Perfomance in luoghi pubblici, registrate con video e fotografie, e pensate per diventare virali in rete.  Al centro la provocazione, le donne, la moda, il consumismo. In questo modo l'artista spagnola Yolanda Dominguez in soli 3 anni è diventata un caso e ha fatto molto parlare di sé e dei suoi lavori. Un esempio? Yolanda ha decontestualizzato le pose da femme fatale tipiche delle campagne pubblicitarie chiedendo a donne "normali" di farsi fotografare nelle stesse posizioni in luoghi comuni come caffetterie e supermercati. Oppure ha lasciato a bocca aperta dei clienti di negozi, chiedendo ai commessi di mettere, durante i break dal lavoro, un cartello con scritto "pausa silicone, torno subito".
La sua ultima fatica, una performance che si chiama, non a caso, "Svegliati!", appena realizzata in una biblioteca di Milano e filmata con videocamere nascoste. Sarà in mostra dal 4 ottobre 2012 presso la Galleria Rojo. Il tema è: il tempo che le donne dedicano alla bellezza viene davvero sottratto ad attività intellettuali più utili e costruttive? 










A quasi 50anni dalla sua morte (5 agosto 1962) Marilyn Monroe viene raccontata in tutte le sue sfaccettature, umane e divine, attraverso una mostra intitolata "Marilyn" che ne ripercorre vita privata e carriera attraverso gli abiti, le scarpe e le opere che hanno fatto leggenda. 
La mostra, curata da Stefania Ricci, direttrice del Museo Salvatore Ferragamo, insieme al critico d'arte Sergio Risaliti, ripercorre il mito senza tempo dell'icona per antonomasia di Hollywood, mettendo in risalto la sua personalità così complessa e discussa, presso il prestigioso Palazzo Spini Feroni di Firenze fino al 28gennaio2013. Un ricordo fuori da stereotipi e pregiudizi, che racconta per la prima volta la vera essenza dell'attrice.










Fino al 30ottobre l'art gallery dell'hotel MO.OM, a Olgiate Olona (a 15km da Milano, uscita Busto Arsizio), ospita “Kawaiizzazioni”. Questa personale di Tomoko Nagao, che si occupa di digital e vectorial art, nonché di pittura ad olio su tela, propone lavori che reinterpretano e rendono così cool (“kawaii”) le opere più famose dei grandi maestri come Caravaggio, Velasquez, Tiziano, Botticelli. Il mezzo della contaminazione sono i brand globali della Coca Cola, Ipad, Barilla, Sanrio (marchio di Hello Kitty), Play Station PSP e molti altri ancora. Quest'operazione artistica tende a contrastare l'azzeramento di fantasia e di diversità che i brand di consumo di massa esercitano. I quadri esposti diventano, quindi, allegorie dell'epoca della globalizzazione, rappresentata coi suoi stessi simboli e prodotti.



 






In occasione del 130°compleanno del burattino più celebre del mondo, inaugura a Genova un'esposizione che ne immortala le gesta con originali illustrazioni. In realtà il compleanno è un po' sui generis, dato che Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini) scrisse il libro "Le avventure di Pinocchio, Storia di un burattino" nel 1881 che fu però pubblicato solo nel 1883. Tra le opere raccolte presso il modulo 1 -Magazzini del Cotone nel Porto Antico di Genova- segnaliamo quelle di Jacovitti, Emanuele Luzzati, Roland Topor, Flavio Costantini, Jim Dine, Mimmo Paladino e Ugo Nespolo. Fino al 13gennaio è possibile visitare questa mostra suggestiva, riscoprendo la figura di Pinocchio, ovvero il bambino che è rimasto in ognuno di noi e che combatte quotidianamente con la nostra parte adulta (libertà da una parte e responsabilità dall'altra).








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